Spiagge e laghi, c'è un piano sicurezza
21-06-2005All News
«Nessuna criminalizzazione, ma una vigilanza accurata sul rispetto delle regole, per tutelare tutti» promette l´ammiraglio Salvatore Giuffrè, comandante della capitaneria di Porto di Livorno. «Noi faremo la nostra parte, ma è importante la collaborazione dei cittadini. Chiunque abbia da fare segnalazioni, per interventi d´urgenza in mare ma anche per fatti meno gravi, telefoni al 1530».
Parte con queste novità e raccomandazioni la stagione balneare 2005. «La carta del bagnante» riassume in termini meno burocratici il complesso delle ordinanze in vigore. Ricorda l´orario della balneazione - dalle 9 alle 19 - che la zona destinata ai bagni si estende per 200 metri dalle spiagge e 100 metri dalla scogliera, che questa zona deve essere segnalata con gavitelli posti a distanza di 50 metri uno dall´altro, deve essere vigilata da bagnini attrezzati e il pericolo va segnalato con le bandiere. «Nella zona di mare riservata alla balneazione - ricorda la Carta - è vietato il transito di qualsiasi unità navale, compresi i windsurf, i kitesurf e le moto d´acqua».
A proposito di acquascooter, moto d´acqua e natanti simili, l´ordinanza ministeriale 39 del 2004 stabilisce che «durante il periodo tra il 1 maggio e il 30 settembre la navigazione è consentita a una distanza minima della costa di 400 metri. E´ consentita la velocità massima di tre nodi per raggiungere le predette zone di navigazione».
Il bagnante non può fare il bagno nei pressi di porti, pontili di attracco, insediamenti industriali, alle foci di fiumi e canali navigabili. Sulle spiagge libere è vietato lasciare oltre il tramonto ombrelloni, sedie a sdraio e tende. E´ vietato occupare la fascia di cinque metri dalla battigia, praticare giochi molesti, portare in spiaggia animali e tenere troppo alto il volume della radio.
di MAURIZIO BOLOGNI
Tratto da: www.kataweb.it